Ogni tanto, soprattutto in ambito “spirituale”, mi capita di sentire riflessioni sul fatto che le guerre e i conflitti internazionali siano il risultato dell’energia maschile, tradizionalmente aggressiva, conquistatrice e penetrante; e che sarebbe assai meglio se al potere, e quindi a prendere le decisioni che contano per gli equilibri statali e mondiali, vi fossero viceversa delle donne.
Tale concetto contiene in sé una parte di verità, ma ad essere onesti manca del tutto il punto centrale della questione, e anzi si rivela un po’ infantile, oltre che demagogico in una società che è ancora piuttosto maschilista e che, almeno a parole, cerca di dare il contentino alle donne.
1. MASCHILE E FEMMINILE, YANG E YIN.
Da un lato, difatti, è vero che l’energia maschile, la famosa energia yang, è attiva, aggressiva e penetrante, e che viceversa l’energia femminile, l’energia yin, è passiva, dolce e ricettiva, e che senza dubbio delle donne al potere prenderebbero con meno leggerezza decisioni di bombardamenti di centri abitati, di invasioni, di distruzione di vite umane… non fosse altro che per il fatto che quelle vite umane sono uscite da loro e, in quanto madri o potenziali madri, ci tengono molto.
Però è ugualmente ovvio che non è che l’energia yin sia meglio di quella yang, e anzi il concetto e il simbolo stesso del Tao dipinge una compenetrazione e un equilibrio eterno tra le due energie suddette, senza che una sia migliore dell’altra (sembrerebbe persino inutile sottolinearlo, ma i discorsi di cui sopra o qualunque altro discorso simile affermano proprio quello).
“Equilibrio”, quindi, e certamente auspico, come peraltro sta avvenendo, il ritorno di un’energia maggiormente femminile e accogliente in luogo di quella patriarcale e dittatoriale maschile che ha contraddistinto la razza umana negli ultimi secoli-millenni.
2. NON TANTO YIN E YANG, QUANTO LIVELLI DI COSCIENZA.
Tuttavia, non è solo una questione di ripristino dell’equilibrio maschile-femminile – e anzi questo è il punto meno importante – ma è anche e soprattutto una questione di livelli di consapevolezza e di livelli evolutivi.
Una società guidata interamente da donne poco evolute genererebbe dei danni tanto quanto una società guidata da uomini poco evoluti (magari in modo diverso, ma con danni della medesima entità), e su questo concetto non è che vi sia molto da discutere. Tra l’altro, poiché gli elementi di una coppia stanno sempre su livelli evolutivi simili, ne deriva che le donne di oggi stanno grossomodo sullo stesso livello evolutivo dei loro partner, e anche questa è una legge esistenziale su cui non c’è da discutere.
Tutto ciò, peraltro, evidenzia la demagogia di questioni come le quote rosa in parlamento o simili…
… mentre al contrario evidenza l’unica questione importante, letteralmente l’unica: il livello di consapevolezza degli esseri umani.
Il quale, detto al volo, dipende alla nascita dalle energie dei genitori al momento del concepimento, dipende poi dall’educazione ricevuta dagli stessi genitori, ancora più in là dall’ambiente familiare in senso lato, e poi dagli influssi sociali, a cominciare dalla scuola e finendo con la televisione, i film, i libri.
3. CHI GOVERNA È UN RIFLESSO DI CHI È GOVERNATO.
È qua che si decide la storia dell’umanità, non su quanti uomini e donne vi sono in percentuale in parlamento o da qualche altra parte.
Anche perché pure questo punto è un riflesso della consapevolezza collettiva: il popolo ha sempre i governanti che si merita, che lo riflettono perfettamente come energie interiori. Se c’è un “governo ladro”, è perché è ladro anche il popolo, e così via per tutto.
3. L’UNICA COSA IMPORTANTE È IL PROGRESSO. INTERIORE.
Ancora una volta, e come sempre: occupatevi del vostro percorso di crescita interiore, e dell’inizio del percorso dei vostri figli, se ne avete.
E qua finiscono le vostre responsabilità nel mondo (e scusate se è poco essere responsabili della propria illuminazione).
Tutto il resto, tutto ciò di cui cianciano giornali e trasmissioni televisive, potete tranquillamente ignorarlo.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
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