Il quarto comandamento, il celeberrimo “Onora il padre e la madre”, fin da bambino mi ha sempre lasciato perplesso, in quanto all’interno dell’“onorare” tradizionalmente veniva ricondotto un po’ tutto, dall’obbedienza all’ammirazione, tutte cose che è impossibile, a meno di non essere completamente addormentati o succubi, garantire a priori, in quanto la persona verso cui si dovrebbero esperire potrebbe essere una persona davvero poco degna di lode e di fiducia.
Se, dunque, il padre e la madre fossero persone di basso profilo, violente, menzognere, manipolatrici o altro ancora, avrebbe davvero poco senso dover loro obbedienza od onore (ma intanto notiamo che nel precetto non si parla della prima, ma solo del secondo).
1. OBBEDIENZA, RISPETTO, ONORE… COS’ALTRO?
Col tempo peraltro l’interpretazione ecclesiale del suddetto comandamento è andata mutando, dall’assoluto e gerarchico dovere di obbedienza a qualcosa di più mite, legato al rispetto… ma rimarrebbero comunque tanti casi di difficile applicazione, diciamo così (genitori violenti, bugiardi, prevaricatori, assenti, inaffidabili, etc).
Peraltro, si sa che l’interpretazione umana di scritti e precetti “sacri” ha sempre lasciato il tempo che trovava, mutando in base ai cambiamenti della società, il che, va da sé, ne invalida il valore assoluto.
2. L’INSEGNAMENTO ESOTERICO DELL'”ONORA IL PADRE E LA MADRE”.
Tuttavia, se in qualcosa c’è un insegnamento esistenzial-evolutivo c’è sempre, giacché quell’apprendimento è tale per ogni uomo e per ogni tempo, e non muta come la morale o la società umana.
Quale è dunque l’insegnamento “esoterico-esistenziale” di “Onora il padre e la madre”?
Come prima cosa sottolineiamo come le grandi verità, ma anche la predicazione dei grandi maestri, quale Gesù, spesso hanno diversi livelli di comprensione, così che, come diceva Gesù stesso, ogni bocca abbia il suo cibo giusto.
3. “ONORA IL PADRE E LA MADRE”: AFFETTO E DEVOZIONE.
In questo caso, il comandamento può avere certamente un primo contenuto più immediato e semplice, riguardante proprio l’affetto, la devozione e la gratitudine che si deve alle creature le quali hanno generato il corpo che ora ospita la nostra anima.
Che presumibilmente è stato accudito per tanto tempo, riversando sul proprio figlio attenzione e amore (casi estremi a parte).
4. “ONORA IL PADRE E LA MADRE”: IL CIELO E LA TERRA.
C’è però un significato ben più alto e importante, ed è un significato simbolico: in esso la madre e il padre terreni rappresentano le energie femminile e maschile, la prima dolce e accudente e la seconda più intensa e attiva.
La Terra e il Cielo, potremmo anche dire.
5. “ONORA IL PADRE E LA MADRE”: L’EDUCAZIONE FEMMINILE.
In natura il neonato, dopo esser stato generato da ambo le energie e dopo esser stato ospitato dal ventre femminile, una volta ch’è nato viene nutrito dalla madre, a cui viene assegnata non solo la sua generazione, ma anche il suo nutrimento e la sua educazione primaria.
La prima fase è dunque appannaggio prevalentemente dell’energia femminile.
6. “ONORA IL PADRE E LA MADRE”: L’EDUCAZIONE MASCHILE.
Passate queste fasi, la creatura, ora più grande, vien presa in consegna dal padre che le insegna il lavoro e l’impegno (questo succedeva in modo più netto in passato, ma il principio è sempiterno).
A questo punto, dunque, subentra l’energia maschile.
Ancora più avanti, tale creatura andrà a rappresentare una delle due polarità, maschile e femminile, e con una polarità di segno opposto rinizierà il ciclo (si spera sempre su un’ottava superiore, ma non sempre è così). In tale ciclo di vita, al figlio viene richiesto di onorare e obbedire ai due genitori, ciascuno per ciò con cui contribuisce alla vita e all’educazione del figlio.
7. “ONORA IL PADRE E LA MADRE”: LO SPIRITO/CIELO E LA MADRE/TERRA.
In senso simbolico, però, quello più ampio ed elevato, la madre è Madre Terra, mentre il padre è Padre Cielo: quando la creatura nasce, la Madre la nutre, la cura e provvede ai suoi bisogni materiali. Soddisfatti questi, ossia esperito quel che si doveva esperire nel mondo materiale, la creatura, ora più grande e adulta, si rivolge al Cielo al fine di imparare anche il suo linguaggio.
Dalla Madre Terra al Padre Cielo, dalla materia allo spirito, dunque, dal Regno di Mammona al Regno dei Cieli. La Terra non è sbagliata, e anzi ci crea e ci nutre: ha le sue leggi e dobbiamo impararle; dopo che abbiamo acquisito maestria su di esse, ci aspetta il Cielo, anch’esso con le sue leggi. Se impariamo le prime, vivremo in armonia con la natura, e dunque vivremo sani e longevi; se impariamo le seconde, vivremo in armonia con lo spirito, e dunque vivremo sereni e beati.
8. LE LEGGI DELLA TERRA E LE LEGGI DEL CIELO.
C’è un passo molto bello del Vangelo esseno della pace che riassume tutto ciò:
“In verità nessuno può arrivare al Padre Celeste se non attraverso Madre Terra; così come nessun neonato può comprendere l’insegnamento del padre prima che sua madre l’abbia allattato, curato, lavato, cullato e allevato. Finché il bimbo è piccolo il suo posto è con sua madre e dovrò ubbidire a lei.
Ma quando sarà cresciuto il padre lo porterà con sé a lavorare nei campi e il bambino tornerà da sua madre solo all’ora di pranzo e di cena. E suo padre lo istruirà al fine di renderlo esperto nel suo lavoro. E quando il padre vedrà che il figlio comprende le sue istruzioni e fa bene il suo lavoro, gli affiderà tutte le sue proprietà, in modo che esse appartengano al suo figlio diletto e affinché il figlio possa continuare il lavoro di suo padre.
Io vi dico, in verità, che il figlio che accetta e segue il consiglio di sua madre sarà felice. E cento volte di più sarà felice quel figlio che accetta e segue anche il consiglio di suo padre, perché vi è stato detto: ‘Onorate il padre e la madre affinché i vostri giorni sulla terra siano lunghi’. Ma io vi dico: ‘Onorate Madre Terra e rispettate le sue leggi affinché i vostri giorni su questa terra siano lunghi e onorate il Padre Celeste affinché possiate ottenere la vita eterna nei cieli’”.
Ecco cosa significa, a un livello elevato, a un’ottava superiore, il comandamento “Onora il Padre e la Madre”… e notate che ci vien detto di onorare entrambi, tanto la Terra quanto il Cielo, anche perché sono uniti come gli sposi che sono.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
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