L’articolo odierno (elezioni, bovini, legge dello specchio, etc) mi è stato originato come riflessione da due spunti, che mi sono venuti in mente in rapida successione.
Il primo è l’immagine di una mucca placidamente assorta sotto il sole.
Il secondo è una citazione di Salvatore Brizzi sull’andare a votare.
Questa citazione:
“Cosa pensiamo quando andiamo a votare? Con quale qualità lo facciamo? In quale stato di coscienza ci troviamo?
Di norma votiamo nell’infantile speranza che venga eletto qualcuno capace di contribuire a migliorare le nostre condizioni materiali. Succede allora, per via d’uno strano fenomeno detto legge di risonanza, che vengano elette persone preoccupate unicamente di migliorare le proprie condizioni materiali, ossia persone che entrano in risonanza con le masse che le hanno votate, che esprimono il loro stesso livello qualitativo e che fanno loro da specchio.
Se invece, per assurdo, ci recassimo a votare esprimendo amore per la nostra nazione e l’intento di migliorare le condizioni dell’umanità, senza preoccuparci dello stipendio o delle tasse troppo alte da pagare, allora avremmo comunque un governo formato da persone che ci rispecchiano… ma in questo caso sarebbero individui che amano sinceramente il proprio popolo e sono sensibili ai problemi del globo terrestre.
Chi ci governa ci rispecchia.”
Subito appresso, poi, si sono aggiunti degli altri concetti: vegetarianesimo, Ermete Trismegisto, nuovo ordine mondiale.
Che collegamento c’è tra tutto ciò?
Ve lo dico subito, e vi preavviso che è una riflessione abbastanza forte, che per alcuni sarà forse difficile accettare.
1. DOBBIAMO ESPERIRE CIÒ CHE INFLIGGIAMO ALLE ALTRE CREATURE.
Bene, partiamo dalla mucca, colta da una ripresa di telecamera mentre, tranquilla e beata, si sta godendo il sole e la natura. Quella mucca si immagina che noi uomini la stiamo sfruttando, che l’abbiamo schiavizzata, e che quando più ci farà comodo la uccideremo per mangiarla?
Senza dubbio no.
La domanda che mi è giunta subito dopo è: se lo merita?
Ci metterei un altro “senza dubbio no”.
Domanda successiva: e se qualcuno facesse la stessa cosa a noi umani, la nostra considerazione su quel comportamento cambierebbe?
Risposta: qualcuno lo fa già a noi umani.
2. IL GENERE UMANO è CONSIDERATO BESTIAME DA ALTRE CREATURE.
Le prove e le testimonianze sulla sperimentazione non-umana sono ormai talmente tante che solo una persona che nega l’evidenza può per l’appunto negarla.
Tuttavia, anche senza chiamare in causa altre razze, e rimanendo in ambito socio-economico, pure qui siamo trattati come vacche da mungere, e i piani per un mondo sempre più totalitario e meno libero (progetto che attualmente va sotto il nome di nuovo ordine mondiale, mentre in passato era chiamato novus ordus seculorum) sono sotto gli occhi di chiunque abbia il coraggio di vedere.
Non è un caso che film e libri come Matrix, Visitors, Essi vivono, Brazil, 1984, Il mondo nuovo, e tanti altri, siano stati creati da persone vicine ad ambienti esoterici e che avevano qualche informazione in più rispetto all’uomo della strada.
E qua veniamo alla citazione di Brizzi: le persone che ci governano sono il riflesso di noi come società (e che difatti ci danno fastidio, in perfetta conformità alla legge dello specchio).
È inevitabile, non potrebbe essere altrimenti, è una legge esoterica che si attrae per risonanza ciò che è in perfetta vibrazione, e questo sia a livello micro-individuale che a livello macro-collettivo.
Adesso entra in scena Ermete Trismegisto, con la sua frase immortale “Come in alto, così in basso”.
3. LEGGE DELLO SPECCHIO E RISONANZA.
Ciò che succede dentro di noi, l’animus che vi è dentro, si manifesterà anche fuori… individualmente e collettivamente.
In questo senso, non abbiamo nulla da lamentarci se ai vertici sociali vi sono dei politici ladri, che si sono venduti all’èlite bancaria-chimica-alimentare-farmaceutica-bellica internazionale, perché quei politici sono il riflesso di noi.
La soluzione? Cambiare noi, così il riflesso dello specchio cambierà.
Né abbiamo nulla da lamentarci se la suddetta élite, o qualche razza aliena, ci sfrutta proprio come se fossimo animali da allevamento, perché quell’élite e quegli alieni sono il riflesso di noi (che infatti quella stessa cosa la facciamo agli animali).
La soluzione? Ancora una volta, cambiare noi.
4. CAMBIANDO L’INTERNO, SI CAMBIA L’ESTERNO.
Va da sé che il cambiare dentro produrrà effetti anche fuori, visto che le due cose, come abbiamo detto e come si afferma in ogni tradizione esoterico-spirituale, sono connesse.
Anzi, potremmo persino partire da fuori, o partire da entrambe le cose, che tanto sono la stessa, c’è solo una differenza di vibrazione-densità dal punto di vista dei nostri occhi limitati. E infatti dovremmo guardare col cuore, non con gli occhi.
In questo senso, razionalmente non mi capacito di come persone in un percorso di crescita personale, spirituale o qualsiasi aggettivo vogliate metterci, ancora non si siano poste il problema del genere umano che sfrutta le altre specie animali… e del collegamento che c’è con l’essere sfruttati a propria volta da altre specie o da altri membri della propria specie.
A proposito del collegamento tra il dentro e il fuori, ho notato che chi comincia dalla crescita personale spesso va a modificare le proprie abitudini alimentari, mentre chi comincia dall’alimentazione, magari divenendo vegetariano per motivi etici (verso gli animali e verso gli esseri umani che muoiono di fame o di sete mentre nutriamo con abbondanti sementi e acqua gli animali che poi ci mangiamo) o salutistici (ovviamente verso di sé), quasi inevitabilmente si avvicina poi alla crescita personale.
5. TUTTO È CONNESSO, TUTTO È ENERGIA.
Ovviamente, perché tutto è connesso e tutto è energia, dal cibo ai pensieri.
Nel micro (io) e nel macro (tutta l’umanità).
E chi queste cose le sa, chi conosce queste leggi esistenziali, a maggior ragione non ha scuse per certe scelte di comodo o abitudine, come il continuare a mangiare carne-cadaveri pur sapendo quanto male fa a se stesso, agli animali e al resto dell’umanità da molti punti di vista (e non ho nemmeno accennato alle forme-pensiero di dolore degli animali, che nutrono la forma pensiero di dolore collettiva causando ulteriore dolore su tutto il pianeta).
Di questo, dicevo prima, non mi capacito razionalmente… ma poi dentro di me mi dico che tutto è perfetto così com’è, che tutto serve all’evoluzione personale e collettiva, che ognuno evolve con i suoi ritmi, che io stesso sembrerò lentissimo agli occhi di qualcun altro, e che comunque c’è così tanta bellezza e amore al mondo che prima o poi essi trascineranno-contageranno ogni cosa, creatura ed entità.
E quindi mi rimetto a fare le mie cose per contribuire, nel mio piccolo, a tale bellezza e consapevolezza.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
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