Quest’oggi parliamo di momento presente, di presenza, di ego e di consapevolezza.
L’esperienza umana, sovente intrappolata tra pensieri ricorrenti, drammi personali e identificazione con l’ego, ci porta lontano dal momento presente, che è l’unico luogo in cui la vita veramente accade. Attraverso una maggiore consapevolezza, possiamo diminuire/superare l’ego e abbracciare la realtà dell’Adesso, il quale ci offre non solo pace, ma anche l’opportunità di sperimentare la nostra vera essenza.
In questo articolo parleremo di come l’ego, il dramma e la mente reattiva ci tengono lontani dalla nostra piena realizzazione, e come una maggiore consapevolezza al contrario ci permette di vivere una vita più autentica e serena.
1. IL RUOLO DELL’EGO NEL DRAMMA DELLA VITA.
La totalità della sofferenza che viviamo è causata dall’inconsapevolezza, alimentata dall’ego. L’ego è la “mente” non osservata, che ci allontana dalla nostra vera essenza e ci spinge a percepirci come frammenti separati in un universo ostile. Questo senso di separazione genera paura, resistenza e la necessità/desiderio di controllare (o addirittura dominare) gli altri e le situazioni. L’ego crea drammi continui, in cui ci identifichiamo con la nostra storia personale e con le nostre emozioni, vedendole come una parte essenziale del nostro essere.
Quando viviamo inconsapevolmente, l’ego diventa la nostra stella polare e per ciò costruiamo di continuo drammi nelle nostre relazioni, nel lavoro e persino nella nostra interiorità. Ogni situazione, o quasi, diventa un conflitto, una lotta di potere o una fonte di ansia. Tuttavia, la consapevolezza ci offre una via d’uscita: quando osserviamo i nostri pensieri e smettiamo di identificarci con essi, l’ego perde il suo potere.
In questo stato di presenza (magari dapprincipio solo parziale, ma pur sempre un enorme passo avanti rispetto al buio dell’inconsapevolezza totale), possiamo vivere senza creare o partecipare al dramma. La vita diventa più fluida e armoniosa, poiché non siamo più in conflitto con noi stessi né con gli altri.
2. LA PRESENZA: LA FINE DELLA RESISTENZA INTERIORE.
Uno degli insegnamenti fondamentali delle tradizioni evolutive consiste nell’importanza di vivere nel momento presente… con tutto il suo potere. Il tempo psicologico, ossia l’abitudine di pensare costantemente al passato o al futuro, è ciò che ci distoglie dall’esperienza diretta della vita. Quando ci identifichiamo con i nostri pensieri e creiamo resistenza alle situazioni che viviamo, generiamo stress e infelicità. Al contrario, accettare completamente ciò che è, senza giudizio, ci porta alla fine di ogni dramma (o alla sua diminuzione, che è già un traguardo importante).
La resistenza è la forza che l’ego utilizza per mantenere il controllo, ma ogni volta che accettiamo il presente senza riserve, l’ego perde la sua presa. Questa accettazione non significa passività, ma una profonda apertura verso la vita così com’è. In questo stato, non c’è spazio per il conflitto interiore e ogni azione che intraprendiamo proviene da una chiarezza profonda, non dalla reattività. È in questo stato che possiamo sperimentare la vera pace interiore.
3. LA CONSAPEVOLEZZA COME ANTIDOTO ALL’EGO.
L’ego prospera sull’inconsapevolezza. Quando siamo persi nei pensieri o nelle emozioni, l’ego si rafforza e crea un senso di separazione. Tuttavia, la consapevolezza del momento presente dissolve l’ego, poiché la presenza e l’ego non possono coesistere. Essere consapevoli significa osservare i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre reazioni senza identificarci con essi. Questa capacità di essere l’osservatore ci libera dalla schiavitù mentale, permettendoci di entrare in contatto con la nostra vera essenza, l’Essere.
Il primo passo per liberarsi dall’ego è riconoscere quando non siamo presenti. Questo semplice atto di consapevolezza è già un grande successo, poiché ogni volta che ci rendiamo conto di essere persi nei pensieri, stiamo riportando l’attenzione al momento presente (siamo “richiamati a noi”, si dice nella letteratura esoterica). La pratica della consapevolezza diventa quindi un processo continuo, in cui oscilliamo tra presenza e inconsapevolezza ma, con il tempo, la presenza diventa il nostro stato predominante. In questo stato, la nostra vita acquista una qualità di pace e chiarezza che l’ego non può offrire.
4. L’ACCETTAZIONE DEL MOMENTO PRESENTE: LA CHIAVE DELLA LIBERTÀ.
La resistenza al momento presente è una delle principali fonti di sofferenza. L’ego crea una continua frizione tra ciò che desideriamo e ciò che è, alimentando così tensione e malessere. Tuttavia, quando ci arrendiamo completamente al momento presente, senza riserve, sperimentiamo una liberazione profonda. Questa resa non è sinonimo di passività, ma di accettazione attiva. Significa dire “sì” a ciò che la vita ci porta, senza cercare di cambiarlo o giudicarlo.
Questa accettazione, pur apparentemente semplice, è un potente strumento di trasformazione. Quando smettiamo di resistere, entriamo in uno stato di flusso con la vita stessa. Le azioni che intraprendiamo in questo stato sono in sintonia con l’ordine naturale delle cose e non sono dettate dall’ego o dalla reattività.
Questa è la vera libertà: non dipendere dalle circostanze esterne per la nostra pace interiore, ma trovare quella pace dentro di noi, accettando pienamente l’Adesso.
5. L’IMPORTANZA DELLA PRESENZA NELLA VITA QUOTIDIANA.
Portare consapevolezza nelle situazioni ordinarie della vita quotidiana è essenziale per vivere in armonia con sé stessi e con gli altri. Anche quando tutto sembra procedere tranquillamente, l’ego può insinuarsi sotto forma di preoccupazioni, giudizi o resistenze sottili. Tuttavia, ogni momento ordinario è un’opportunità per intensificare la nostra presenza e rafforzare il nostro campo energetico. Questo campo di elevata frequenza vibrazionale non permette alla negatività o all’inconsapevolezza di sopravvivere.
Essere pienamente presenti nelle piccole cose, come ascoltare una conversazione senza interrompere o eseguire un compito quotidiano con attenzione totale, ci aiuta a costruire una consapevolezza più profonda che si estende a ogni aspetto della nostra vita. In questo stato di presenza, non siamo più trascinati dalle emozioni o dai pensieri. Al contrario, diventiamo consapevoli dello spazio interiore in cui tutto accade. Questo è il potere della vita stessa che si manifesta attraverso di noi.
6. IL MOMENTO PRESENTE: LA VIA VERSO LA LIBERAZIONE INTERIORE.
La vera liberazione interiore non deriva dal tentativo di cambiare le circostanze esterne, ma dal superare l’ego attraverso la consapevolezza del momento presente. L’ego crea conflitti, drammi e sofferenza, ma la presenza (anche un suo livello incompleto, basico, iniziale) ci permette di andare oltre queste limitazioni e sperimentare la pace dell’Essere.
Vivere nel presente, accettare ciò che è e lasciar andare il controllo dell’ego ci conduce a una vita più autentica e serena. La consapevolezza è la chiave che ci apre la porta verso una nuova dimensione di esistenza, in cui la pace e la gioia non dipendono più dalle condizioni esterne, ma nascono dalla nostra essenza interiore.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
- LIBRO PER APPROFONDIRE: Corso di risveglio.
- Se vuoi rimanere aggiornato col sito, iscriviti alla newsletter.