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L’armonia tra il corpo, la mente e lo spirito

14 Mar 2025 | Accettazione, Consapevolezza, Ego, Livello di consapevolezza, Spiritualità

L'armonia tra il corpo, la mente e lo spirito

L’essere umano è composto da tre aspetti fondamentali: il corpo, la mente e lo spirito (intendendo con “mente” tutto l’apparato interno, non fisico, quindi pensieri ed emozioni connesse: era il significato che dava al termine Yogananda). Questi elementi interagiscono costantemente tra loro, e solo attraverso un equilibrio perfetto si può ottenere una vita veramente armoniosa.

Se una parte di noi prevale sulle altre, l’intero sistema diventa disallineato, creando un senso di confusione e frustrazione… una sorta di “disequilibrio esistenziale”.

1. LA CURA DEL CORPO, LA PROPRIA ABITAZIONE TERRENA.

Prendersi cura del corpo, attraverso azioni consapevoli e il rispetto per la propria fisicità, è il primo passo per garantire una base solida su cui costruire il proprio cammino verso la realizzazione personale.

Quando il corpo è in equilibrio, anche la mente diventa più chiara e lo spirito ha lo spazio per manifestarsi. Tuttavia, è importante non trascurare nessuno di questi elementi. Ignorare il corpo o dare troppa importanza alla mente può portare a uno squilibrio che disturba il nostro essere interiore. Solo quando corpo, mente e spirito sono allineati, l’essere umano può sperimentare una pace autentica. Questo percorso richiede disciplina e dedizione, ma è l’unica strada che conduce alla vera armonia… e il primo passo è proprio la cura del veicolo fisico, sovente trascurata in certi ambienti umani.

2. LA GIUSTA AZIONE.

Un elemento essenziale per raggiungere l’equilibrio interiore è la giusta azione, ovvero il saper agire in armonia con il proprio essere. Ogni gesto e scelta dovrebbero riflettere un’intenzione chiara, liberando corpo e mente dal peso delle aspettative esterne. La giusta azione non riguarda solo le grandi decisioni, ma anche i piccoli gesti quotidiani, che portano a una crescita interiore e a una maggiore connessione con sé stessi.

Quando si agisce con consapevolezza, non si è più schiavi delle paure o dei desideri eccessivi. Ogni scelta fatta con attenzione permette di vivere il presente con pienezza e serenità, contribuendo all’equilibrio tra corpo, mente e spirito.

Inoltre, giusta azione vuol dire anche azione tesa verso un obiettivo che si riconosce come utile/valido/positivo/ispirante… ma senza che vi sia alcun tipo di attaccamento ai risultati (questo è utile che vi sia al di là di quale che sia lo scopo dell’azione).

3. IL DISCERNIMENTO MENTALE.

La mente è uno strumento potente, ma può diventare un ostacolo se non è disciplinata/controllata. Il discernimento mentale è la capacità di distinguere ciò che è essenziale da ciò che è superfluo, liberandosi dalle illusioni e dalle distrazioni che spesso offuscano la nostra percezione della realtà.

Quando la mente è chiara e limpida, diventa uno strumento efficace per comprendere meglio sé stessi e il mondo. Solo attraverso una mente “purificata” possiamo affrontare le sfide della vita con serenità, senza lasciarci sopraffare da emozioni e pensieri caotici. Discernimento significa saper distinguere meglio le cose e le persone: fa sorridere che molti nell’ambiente spirituale confondano il discernimento (ossia il valutare/vedere/sapere) con il giudizio (ossia il giudicare qualcosa giusto o sbagliato).

4. DEVOZIONE E BATTAGLIA INTERIORE.

La devozione non è solo un sentimento, ma un atteggiamento di dedizione sincera a qualcosa di più grande. Essa aiuta a superare l’egoismo/personalismo, portando all’allineamento tra le proprie azioni e una visione più elevata della vita. Affidarsi al flusso dell’esistenza senza attaccamenti permette di raggiungere una pace interiore duratura: prima c’è il discernimento, che vede; poi si unisce la devozione, che prova; infine il triangolo è completato dall’azione, che fa (sono i tre corpi mentale, emotivo e fisico, in questo caso ben allineati).

Tuttavia, il cammino verso l’armonia interiore non è privo di ostacoli. Ogni individuo affronta una battaglia interna tra le forze che lo elevano e quelle che lo trattengono in basso. La compassione, la gentilezza e l’amore si scontrano con l’egoismo, la rabbia, l’avidità, la gola o la lussuria. Solo attraverso l’introspezione e la consapevolezza possiamo permettere alle qualità più elevate di emergere, guidandoci verso una vita più autentica. In ciò giocano un ruolo importante sia la conoscenza che la volontà.

5. IL DISTACCO.

Il distacco non significa rinunciare alla vita, ma imparare a non essere schiavi dei risultati delle proprie azioni, come si accennava prima. L’eccessivo attaccamento alle circostanze esterne genera sofferenza, mentre chi pratica il distacco sviluppa una serenità interiore indipendente dagli eventi.

Essere distaccati non implica indifferenza (o, se si preferisce, l’indifferenza sarebbe l’ottava bassa del distacco), ma una profonda consapevolezza della natura transitoria di ogni esperienza. Chi abbraccia questo principio riesce a mantenere la propria pace interiore in qualsiasi situazione, vivendo con una saggezza che trascende le illusioni del mondo materiale.

In più, non essere attaccati ai frutti delle proprie azioni, come consiglia a lungo la Bhagavad Gita, rende più probabile che quelle azioni portino risultati efficaci, perché non vi sono energie disequilibrate a corromperle (desiderio, paura, etc).

6. IL CAMMINO VERSO L’ILLUMINAZIONE.

Raggiungere l’armonia tra corpo, mente e spirito non è un traguardo improvviso, ma il frutto di un lavoro costante su sé stessi. Ogni azione consapevole, ogni pensiero purificato e ogni gesto di devozione sono passi essenziali lungo questo percorso. L’illuminazione non è una meta distante, ma il risultato della pratica quotidiana dell’equilibrio interiore… e in tale ottica non è nemmeno tanto importante quanto sia distante ora.

Accettare la battaglia/lotta interiore, praticare il distacco e coltivare la devozione permettono di abbandonare ogni attaccamento superfluo, aprendo la strada alla vera libertà dell’anima… comprese forza/centratura e serenità/beatitudine (che in verità sono quello a cui anela ogni singolo essere umano, anche coloro che non lo sanno!).

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

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