Un dubbio assai frequente riguardo i maestri spirituali è il perché essi sono così diversi tra di loro.
Chi si è avvicinato da poco al mondo della spiritualità (in realtà ci si è avvicinati tutti fin dall’alba dei tempi… ma ci siamo capiti) si chiede come mai Gesù era fatto in un modo, Buddha in un altro, Yogananda in un altro ancora, Ananda Moyi Ma ancora diversa, e così via per tutti.
“Il traguardo finale non è uguale per tutti, ossia il ritorno alla divinità?”, si chiedono alcune persone, “E dunque i maestri spirituali non dovrebbero assomigliarsi tutti dopo l’illuminazione?”.
E subito dopo: “Chi dovrei imitare per cercare di avvicinarmi all’energia divina, Osho o Sri Ramana Maharshi?”.
1. MAESTRI SPIRITUALI: CHI DEVO SEGUIRE PER ARRIVARE AL TRAGUARDO FINALE?
La risposta alla prima domanda è che, se il traguardo è uguale al livello dell’energia interiore (che poi è il campo in cui si gioca l’evoluzione personale, il fuori funge solo da scusa o da segnale), le manifestazioni fenomeniche esteriori possono essere le più svariate, giacché questa è la natura della creazione, della molteplicità.
Ciò vale anche per tutte le energie, alte o basse: la rabbia può esprimersi in tanti modi, la paura pure, e così la serenità, la fiducia o l’amore.
La risposta alla seconda domanda, invece, è che non bisogna imitare nessuno.
Difatti, nessun maestro si è mai posto come modello, dicendo: “Diventa come me, imitami”.
Anzi, tutti i veri maestri hanno sempre puntato il dito sulle singole persone e sul loro percorso: “Diventa il te che già sei, fai giungere a completa fioritura il tuo seme unico”.
2. MAESTRI SPIRITUALI: PERCHÈ PARLANO ALLA GENTE?
Altra domanda: “Ma se non bisogna imitarli, perché i maestri si fanno vedere e parlano alla gente?”.
Risposta: perché una parola ha bisogno di uno strumento per essere detta, un’energia ha bisogno di incarnarsi in un certo corpo per mostrarsi, la linfa ha bisogno del tronco di un albero per scorrere.
Ecco allora che il maestro dice: “Non importa che albero sei, non importa se io sono un salice e tu un tiglio, l’importante è che fai scorrere la linfa”.
3. I MAESTRI SPIRITUALI CI DICONO QUANDO LA NOSTRA “LINFA” NON SCORRE BENE… OGNUNO CON LA SUA VIBRAZIONE.
Detto ciò, aggiungiamo ancora un’altra cosa, che poi ci riporta al primo punto di questo articolo: spesso la linfa è bloccata, e allora la vita manda una creatura (o un evento) per ispirare ed aiutare a rimuovere il blocco, e riprendere così a fluire. E, a seconda del tipo di albero e del tipo di blocco, servirà una creatura differente, con un’energia e un messaggio differenti.
Ed ecco che ad alcuni servirà l’energia solare da guerriero di Gesù, ad altri l’energia lunare e meditativa di Buddha, ad altri l’energia dolce e amorevole di Yogananda, e ad altri ancora l’energia giocosa e libera di Osho, e così via con tutti gli altri maestri spirituali / guide divine che l’Esistenza ha mandato.
Meditateci su… e scegliete.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
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