Chi mi legge da tempo sa bene quanto io sia appassionato di tarocchi, come sa che ogni tanto pubblico un articolo sui tarocchi, sia al fine di dare contenuti esistenzial-evolutivi a chi legge, sia per far intravvedere il potenziale di consapevolezza che si nasconde in quelle 22+56 carte…
… se la persona ha la voglia e la pazienza di mettersi di fronte a loro, ovviamente.
Il post odierno per certi versi è molto semplice, ma confido che riuscirà a fornire una qualche idea della bellezza che si annida negli arcani maggiori dei tarocchi, i quali, per chi non lo sapesse, rappresentano una sorta di percorso iniziatico dell’essere umano.
O, per dirla altrimenti, rappresentano il percorso evolutivo che tutti siamo chiamati a compiere, nelle sue varie tappe.
1. TAROCCHI: LA PRIMA TAPPA È IL “MAGO/GIOCOLIERE”.
La prima tappa, quella iniziale, è la carta del Mago (o Bagatto o Battiloro o Giocoliere o Artigiano).
In essa un uomo ha ben disposti davanti a sé, solitamente poggiati su un tavolo, i quattro strumenti del suo lavoro: un bastone, una spada, una coppa e un quadro-pentacolo.
Tali strumenti corrispondono ai semi dei bastoni-fiori, delle spade-picche, coppe-cuori e denari-quadri, ma soprattutto corrispondono agli elementi del fuoco, dell’aria, dell’acqua e della terra.
2. TAROCCHI: IL “MAGO” INIZIA IL VIAGGIO.
Il Mago-Bagatto-Battiloro, durante il suo viaggio tarotico-viaggio dell’esistenza, dovrà imparare a padroneggiare le energie corrispondenti a tali elementi, in luogo da elevare se stesso lungo il percorso, fino a divenire uomo superiore. Durante tale percorso, il protagonista del percorso, il viandante, si troverà ad affrontare numerose prove e quindi a far suoi tanti apprendimenti interiori.
3. TAROCCHI: IL “GIUDIZIO” È LA CHIAMATA ALLE ARMI.
La chiamata finale è quella della carta del Giudizio: un angelo vola in cielo e suona una tromba, chiamando a sé, e persino risvegliando dalla tomba, le persone (di solito, un uomo, una donna e un fanciullo, ma tale elemento è variabile).
L’angelo chiama, dunque, e gli addormentati-morti si risvegliano…
… per prepararsi all’ultimo passo, quello del passaggio al Mondo, la carta che chiude il percorso del tarocco.
In essa ritroviamo i quattro elementi originari del bastone, della spada, della coppa e del pentacolo, cioè del fuoco, dell’aria, dell’acqua e della terra, ma stavolta li troviamo sublimati, portati al loro apice, rappresentati rispettivamente dal leone, dall’aquila, dall’angelo e dal toro.
Che poi sono i personaggi citati nell’Apocalisse, per cui ha voglia di collegare i puntini.
4. TAROCCHI: IL “MONDO” CONCLUDE IL PERCORSO.
Il Mondo rappresenta il completamento, proprio come il Mago rappresentava l’energia primeva, quella dell’1 che si mette in moto.
L’”uomo comune” è dunque divenuto “uomo superiore”, la potenza è divenuta atto, per dirla con Aristotele. A riprova che nel Mago c’era già in potenza il completamento finale, egli ha sulla testa una lemniscata, il simbolo dell’infinito… che è chiamato a diventare e che diviene nel Mondo, che infatti non è più in terra, ma in cielo.
5. TAROCCHI: UN PERCORSO ALCHEMICO IN PIENA REGOLA.
E notate che, mentre nel Mago-Bagatto-Battiloro la figura centrale è un uomo, col suo principio attivo che mette tutto in moto, nel Mondo la figura centrale è una donna, che col suo principio ricettivo ha accolto in sé le energie suddette, gli elementi evolutivi che hanno permesso il completamento del cerchio.
Abbiamo dunque un percorso alchemico-trasformativo in piena regola: il piombo che diventa oro, e difatti all’interno dei tarocchi vi sono alcune carte fortemente alchemiche, la Temperanza tra tutte.
Ma questa è un’altra storia, e la conoscerà chi vorrà effettuare quel viaggio…
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
- LIBRO PER APPROFONDIRE: Il cammino del mago.
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