Questo articolo è relativo al passaggio dall’Era dei Pesci (di cui Gesù è stato un messia) all’Era dell’Acquario (già avviata e che si espanderà ulteriormente).
Gesù Cristo, con le sue energie di compassione (Pesci, la sua era astrologica) e purezza (Vergine, l’opposto astrologico dei Pesci) al contempo lavorava per la sua era ma preparava il cammino all’era successiva.
1. PREPARATEVI PER L’ETÀ DELL’ACQUARIO.
Leggiamo questo passo del Vangelo di Luca (22, 9):
“Gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?».
Ed egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà e direte al padrone di casa: ‘Il Maestro ti chiede dov’è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?’. Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate».
Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.”
Gesù quindi invita i suoi discepoli a seguire l’uomo con la brocca nella sua casa, ad andare al piano di sopra e preparare tutto per la Pasqua.
2. I SIMBOLI DEL PASSO EVANGELICO SULL’ERA DELL’ACQUARIO.
Questo passo va interpretato, altrimenti non se ne comprende affatto il senso simbolico.
I discepoli di Gesù siamo noi.
L’uomo con la brocca è il segno dell’Acquario.
La casa in cui entra è la relativa casa astrologica.
Il padrone di casa è il maestro interiore, il Sé Superiore.
Il piano di sopra è un piano di consapevolezza più elevato.
La sala è già addobbata e dunque è già pronta, e attende solo il nostro arrivo.
La parola “Pasqua” significa “passare oltre”, e anch’essa identifica il progresso spirituale. Non a caso, nel calendario liturgico, precede di poco la resurrezione, ossia la morte del corpo-ego e la nascita del sé superiore-anima.
3. IL SACRIFICIO DELLA PASQUA.
Notate che nella Pasqua tradizionalmente si fa un sacrificio.
Ciò che va sacrificato è l’ego, il sé inferiore, per far finalmente risorgere l’anima, il Sé Superiore.
Questo è in verità l’intero significato del cristianesimo e di qualunque tradizione spirituale.
4. I TRE TIPI DI INSEGNAMENTI DEI VANGELI.
Come scrivo nel testo citato, gli insegnamenti dei Vangeli si suddividono in tre categorie: quelli diretti (ad esempio non giudicare… e i più hanno problemi anche con tali insegnamenti diretti), le parabole (che vanno interpretate), i miracoli (che sono simboli e non sono da prendere alla lettera).
L’essere umano, nei Vangeli e negli altri grandi testi del passato, vede solo ciò che è pronto a vedere.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
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